La diffidenza tra cristallo e vetro varia considerevolmente, a seconda del vocabolario e del contesto in cui viene utilizzato o dal metodo di fabbricazione.
Nel vocabolario quotidiano sono praticamente sinonimi, ma in quello scientifico, ad esempio, solo il cristallo che si forma in natura viene chiamato cristallo, mentre il vetro viene prodotto artificialmente nella maggior parte dei casi. Sono modi molto diversi di comprendere cos'è il vetro e il cristallo. L'uso corretto dipende semplicemente dal contesto.
Il vetro è un materiale ceramico inorganico, duro, fragile e trasparente. È composto da sabbia di silice, carbonato di sodio e calcare ed è ottenuto dalla fusione di questi elementi a circa 1500°C.
Il cristallo, invece, contiene ossido di piombo; maggiore è la quantità di ossido di piombo, migliore sarà la qualità del cristallo. Non può essere fuso nei forni dove vengono prodotti i contenitori di vetro.
Il cristallo si forma anche naturalmente per solidificazione di materiale fuso che si raffredda, per precipitazione di sostanze disciolte o per sublimazione dei gas. Questi tre processi generano cristalli minerali, che possono avere una varietà di dimensioni, colori e forme.
Il vetro può anche formarsi naturalmente, ma è molto più raro poiché le condizioni per la sua formazione sono più complicate. I vetri naturali più conosciuti sono l'ossidiana, che si forma nei vulcani, e le teciti, che secondo gli scienziati che le studiano, hanno origine dagli impatti dei meteoriti con la Terra.